A Firenze facevo il trippaio
La commedia brillante in due atti di Fulvio Barni "A Firenze facevo il trippaio" (www.noiteatro.it/copioni/a-firenze-facevo-il-trippaio.pdf), liberamente tratta ed adattata in chiave moderna da "La mandragola" di Niccolò Macchiavelli, ha poco a che vedere con la trippa, se si eccettua la partecipazione, spesso fuori scena, di un personaggio che per otto volte canta sempre il solito ritornello: "A Firenze facevo il trippaio / Mi successe un grossissimo guaio / La mi' moglie, una donna piacente / dava a tutti la trippa per niente". Il mistero dello stornellatore anonimo viene svelato in chiusura di commedia: si tratta solo di un accorgimento mnemonico che costui usa per non dimenticarsi di consegnare un messaggio. Il che aggiunge solo un po' di "colore fiorentino" alla commedia, ma certo non giustifica - ai nostri occhi di appassionati di trippa - il titolo fuorviante.